L'allodola

Ogni giorno vedo le stelle:
uno specchio al di là dell'atmosfera
che avvolge la lamina sottile sottile
a trattenere il primo fiato di vita,
di vita.
La casa è pesante.
È affollata.
È rovinata.
È stanca.


È la storia del volo.
L'allodola la vuol tanto bene
che non riesce a lasciarla in disparte.
Quindi distende le sue bianche e verginali ali
tutte legate al tetto,
sorridendo alla luna.
Quando viene la farfalla,
l'eterna amica...
a fare compagnia,
se la sente di parlare con le stelle
e con la luna di fuoco
che loda i poeti pazzi.
Ma questo l'avvicina a quel sottile velo
dove l'intuizione della libertà
la potrebbe costringere ad oltrepassarlo.
Voliamo.
Voliamo.
Ma, l'allodola ...
-Non senti la fierosia del vento,
  la gelosia delle nuvole,
  il pianto delle stelle e della luna?
 C'è un lamento disperato...
 Lo senti il fragore?
 È un incubo,
 é forse la voce persa nel buio...
 Ma dove sono i poeti pazzi?
 Tutto è una smorfia; anche te, cara amica...
 Via!
 L'incantesimo sparì quando lasciammo...
 Dov'è la casa?
 Eccola!
 Però... ho paura di ritornare...

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